I benefici di Abciximab nei pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento ST sottoposti ad impianto di stent durano 3 anni
Lo studio ADMIRAL ( Abciximab Before Direct Angioplasty and Stenting in Myocardial Infarction Regarding Acute and Long-Term Follow-up ) ha dimostrato che l’inibizione precoce del recettore della glicoproteina IIb/IIIa ( GP IIb/IIIa ) con Abciximab ( ReoPro ) ha migliorato la pervietà coronarica, la funzione ventricolare sinistra e gli outcome clinici.
Lo studio ADMIRAL ha arruolato 300 pazienti che hanno ricevuto Abciximab e l’impianto di stent oppure il placebo e lo stent per il trattamento dell’infarto miocardico con sopraslivellamento ST ( STEMI ).
Abciximab è stato somministrato in bolo da 0.25mg/kg di peso corporeo, seguito da un’infusione di 12 ore di 0.12microg/kg x min, a 149 pazienti, mentre 151 pazienti hanno ricevuto placebo.
I dati riguardanti il follow-up sono stati ottenuti per 288 pazienti ( 96% ).
All’analisi intent-to-treat, dopo 3 anni l’incidenza di mortalità per tutte le cause è stata del 9.1% tra i pazienti trattati con Abciximab rispetto al 12.2% dei pazienti del gruppo placebo con una riduzione del rischio assoluto del 3.1% e del rischio relativo del 25%.
La percentuale di ischemia ricorrente è risultata significativamente ridotta dal 21.7% all’11.5% ( p = 0.05 ).
La somministrazione di Abciximab in aggiunta all’impianto di stent nei pazienti con infarto miocardico e sopraslivellamento ST ha prodotto un outcome favorevole con le medesime riduzioni del rischio assoluto sia a 30 giorni che a 3 anni.( Xagena2005 )
The ADMIRAL Investigators, Eur Heart J 2005; 26: 2520-2523
Cardio2005 Farma2005
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